Ciao,
ti rispondo qui anche per il pvt, no problem !
Scusa l' attesa ma è un periodo denso di lavoro
Allora,
in linea teorica non esiste alcun obbligo, in quanto la legislatura nazionale ( che descrive l' utilizzo di apparati hyperlan e successivi su bande di frequenza liberalizzate ) non indica nulla del genere nello specifico.
C'è da contare xò che queste leggi sono obsolete di base, adeguate alle normative europee alla buona poi, e successivamente pasticciate alla carlona per agevolare il discorso hotspot wifi pubblico. Inoltre tutto ciò che non è esplicitamente specificato e permesso per un buon avvocato può essere o implicitamente negato o permesso a prescindere..quindi..dimpende solo dalla potenza dell' avvocato..
In genere cmq, questo vale per le frequenze 2.4Ghz e 5.2Ghz-5.8Ghz le quali bande sono state settorializzate secondo lo standrad italiano in sotto canali da 20Mhz.
In funzione di questo ( il rispetto di questi range di frequeze secondo la suddivisione in sottocanali italiana ) si ricava poi il limite EIRP.
Questo limite cambia in funzione della frequeza specifica del sottocanale selezionato ed in funzione della banda specifica ( es 40Mhz ) utilizzata per il link.
Secondo lo stadard di cui sopra ( 20Mhz ) --> outdoor@2.4Ghz = 20dBm - @5Ghz range = 30dBm
indoor sono minori ( @5Ghz = 20dbm )
Viene previsto inoltre l' uso del DFS con rilevamento dei radar.
Gli apparati Ubiquiti, per fortuna, settando lo stato ( italia ) ed il rispetto del limite, si auto adeguano EIRP ok in funzione del modello specifico ( dbi antenna ), della frequenza scelta e della larghezza di banda.
Oltre a questo nulla verrebe previsto.
Esiste poi, una precedente normativa xo, che onestamnete non si capisce se sia abrogata, valida o "armonizzata" come dicono loro allo standard europeo e quindi attiva ma non in vigore, nella quale invece viene prescritto che per l' utilizzo su FONDO PUBBLICO, sia necessario presentare domanda ad ARPA e pagare le concessioni al Ministero delle Telecomunicazioni e ai SUAP di competenza.
Siamo in Italia e come al solito, dal punto di vista legislativo come vedi, non si capisce un ca**o,
in sostanza va a sentimento delle varie aree nel senso, regioni, provincie, ARPA locali e Uffici attività Produttive ( SUAP ) dei Comuni o dei distretti.
E qui le cose si complicano all' infinito: noi, alla fine, usiamo questo metro e dormiamo tranquilli:
1- Rispetto limite EIRP e DFS sempre
2- Dato che lavoriamo per la maggiore con Enti, P.A. ed affini e forze dell' ordine non abbiamo problemi di sorta, in quanto nessuno controlla cosa fa la Legge, tutte le proprietà ( aree, siti installativi, strutture e apparati radio ) una volta venduti e certificati sono di loro controllo, possesso, proprietà ed onere verso terzi in generale. Questo avviene mezzo cessione di documentazione completa dell' installazione che include: certifiche opere elettriche ( isolamento elettrico cabine, controllo AMT + Diff della forza motirce e scarico a terra in primis ) e di carpenteria secondo norme e leggi vigenti ( tutte, anche quelle per la sospensione aerea degli apparati e delle strutture e della loro resistenza all' esposizione a forze agenti (vento) nei limiti previsti dalla legge e a terra e sui pali e incidenti sugli apparati, ecc ), certifiche apparati radio secondo norme e leggi vigenti ( CE e locali ), certifica rispetto EIRP mezzo autocertificazione firmata della ns. configurazione che viene allegata in screenshot stampato ed in file digitale a prova dello stato degli apparati a termine collaudi, tabella masterlink con IP TABLE, password, chiavi di rete, canali e settaggi specifici nel dettaglio e quant altro. E con loro siamo aposto. Ove necessario ( infine ) tutte le convenzioni con terzi proprietari di aree e siti di installazione, tralicci ( es H3G ) per installazione condivisa e varie del genere ( tetti di condomini ponte dove fare campo base, ecc ) sono di loro comptenza, onere e responsabilità.
3- Ove installiamo per Ditte, agenzie, ecc se siamo nel loro fondo ( terreno ) spesso non facciamo nulla se non le certifiche elettriche e di carpenteria e la masterlink; se passiamo sul suolo pubblico ( sempre in rispetto di norme d' irraggiamento ) ce ne battiamo e non diciamo nulla a nessuno.
Da qui usiamo una seconda misura; nel senso finchè facciamo punto-punto tra siti che crossano il suolo piubblico idem come sopra; se per caso dovessimo assumere per il ruolo di un ISP ( non nostro interesse, quindi è una pura supposizione ) sarebbe tutto diverso perchè:
1. Non si va a fare del punto-punto hyperlan o hyperlan2; ma con le BTS tecnicamente si va ad irraggiare al suolo su una ampia porzione ( ampissima ) di pubblico fondo. La cosa del punto-punto sta in piedi in quanto, in teoria, un albero, un palazzo, un ostacolo insomma, ti sega le connessione, quindi in pratica non c'è irraggiamento esteso, ma puntiforme ( la legge prevede questo, poi è molto discutibile in quanto con una powerbridge p2p che apre 6°, a 5 chilometri faccio quasi 30°...cmq ). Diverso è per l' irraggiamento settoriale al suolo. Quindi in sostanza una BTS da 90 o 120 gradi viene considerata diversa da una p2p pur a parità di frequenze e qui l' ARPA potrebbe chiederti i progetti ed i rillievi, al limite. Se i rilievi non sono ok, potrebbero negarti il permesso di operare mezzo ingiunzione e successivamente lo sgombero forzato delle opere. E certo perchè se passa il progetto puoi installare, ma se poi i rilievi radio non vanno bene, devi smontare tutto!
Inoltre, seppur non prendo nemmeno in considerazione la tassa al Ministero delle Telecom in quanto sono frequenze liberalizzate ( no wimax ovviamente, lì è diverso ) e come tali sono di LIBERO USO e non ci scassate la ...., è possibile che dovendo fare una BTS di una certa altezza e dimensione, ogni comune ti chieda poi una tassa come attività produttiva sul suolo cittadino ( al pari di una fabbrica artigina per capirci, ma più cara perchè di settore terziario avanzato e quindi non tutelato dalle associazioni di categoria ) e il Sindaco intimi il decoro urbano..
Certo, tante nostre installazioni quasi manco si vedono se non le vai a cercare con gli occhi...diverso è picchiare lì un traliccio da 40mt, rasarlo di antenne appese amminkia e poi vendere a piacimento la connnessione ai privati sfruttando il suolo pubblico.
Capisci ?
C'è da considerare poi, e qui te lo dico per certo, che finchè fai aziende p2p, qualche hotspot pubblico di competenza comunale e videocontrollo territoriale, a meno che non installi in siti non di proprietà diretta o rompi le scatole a qualcuno che palesemente ti fa causa o fai danni vari ed eventuali grossi, nessuno mai ti verrà a rompere chiedendoti documenti e soldi. Se giochi al rialzo a fare il WISP, le compagnie telefoniche sono le prime che ti alzano le acque contro e avvisano i soci dell' ARPA e i loro contatti di riferimento presso gli Enti ( noi ad esempio ), poi arrivano i SUAP a chiederti altri soldi e se poi esageri arriva ancho lo stato a tirarti via la pelle di dosso. Questo in Lombardia. Welcome BROH direi ...
A questo punto, ogni Regione in teoria va per i fatti suoi, ma in pratica se usi il metro di cui sopra sai come comportarti a seconda di cosa devi o vuoi fare.
Esiste infine, visto che siamo Italia, sempre il metodo bustarella o mazzetta, come preferisci, che a volte può essere molto più risolutivo di quanto si possa immaginare, basta sempre solo sapere con chi parlare per fare cosa. Della serie se vuoi essere WISP devi pagare e tanto sia a norma di Legge che a norma di contanti se vuoi essere tranquillo di notte...
Se hai altri dubbi, sono qui: nel forum, da qualche parte, trovi uno zip mio con tutti gli articoli di legge tirati in ballo qui.
Ciao
TheMa3x