rinoronie non ha tutti i torti, per essere definiti non-overlapping channels, lo standard 802.11, a partire dalla modulazione OFDM (20 MHz channel-width, a differenza del 'vecchio' DSSS, che era 22 MHz ed in realtà viola il protocollo) prevede una distanza di 5 MHz tra un canale e l'altro, con riferimento il 'centro' , quindi il canale 1(2412)arriva a 2422 MHZ, il 6 (2437) 'parte' da 2427 ed 'arriva' a 2447, 11 (2462) 'parte' da 2452.... tutti distanziati di 5 MHz. Il 13 negli USA non si può utilizzare ( ed è per questo che molti chipset non lo prevedono nemmeno) , il 14 invece è legale solo in giappone.
da wiki
802.11g was based on OFDM modulation and utilized a channel bandwidth of 20 MHz. This occasionally leads to the belief that four "non-overlapping" channels (1, 5, 9, and 13) exist under 802.11g, although this is not the case as per 17.4.6.3 Channel Numbering of operating channels of the IEEE Std 802.11 (2012), which states "In a multiple cell network topology, overlapping and/or adjacent cells using different channels can operate simultaneously without interference if the distance between the center frequencies is at least 25 MHz." é comunque spiegato bene soprattutto nel CCNA Wireless.
Le 'best practices' prevedono, per lo spettro dei 5 Ghz una distanza di 20 MHz , quindi in sub-band U-NII-1 (52150-5250 MHz, indoor, no DFS, in ETSI max 23 dBm EIRP, in USA max outut power 17 dBm e max 23 dBm EIRP), quindi se è utilizzato il canale 36 (5180 MHz, la numerazione dei canali parte da 1 anche 5 GHz e sono spaziati di 5 MHz) il successivo da utilizzare 'sarebbe' il 44, e non il 40.
Stesso discorso per la sub-band U-NII-2 extended (quella che utilizziamo di solito in outdoor) se il primo canale è il 100, il successivo 'dovrebbe' essere il 108. Se si utilizza il 40 MHz ... vale lo stesso...queste sono comunque 'best practices' ....poi si fà di necessità virtu'
ciao